Il 5,4% degli italiani e’ vegetariano, in calo rispetto al 2018 dello 0,8%; il 4,9% ha sperimentato e poi abbandonato tale stile alimentare. Mentre l’1,9% e’ vegano (+1% rispetto al 2018). È quanto si legge nel 31esimo Rapporto Italia presentato questa mattina da Eurispes. Nel complesso, vegetariani e vegani rappresentano il 7,3% del campione, confermando un dato pressoche’ stabile rilevato negli ultimi sei anni (+0,2% rispetto al 2018, -0,3% rispetto al 2017, -0,7% rispetto al 2016, +1,4% rispetto al 2015, +0,2% rispetto al 2014). Per un quarto di coloro che hanno scelto una dieta vegetariana o vegana (25,1%), essa rappresenta uno stile di vita; 3 su 10 ritengono abbia benefici sulla salute. Eppure, il 32,1% di chi ha sperimentato e poi abbandonato, lo ha fatto per avere un’alimentazione piu’ completa; il 35,7%, invece, ha sofferto troppe rinunce.
Boom dei prodotti ‘speciali’, anche senza avere intolleranze. Antibiotici ‘fai da te’: quattro su dieci se li auto prescrivono. Un italiano su quattro (19,3%) compra prodotti senza glutine, tuttavia, solo al 6,4% e’ stata diagnosticata una intolleranza, mentre il 12,9% li assume senza essere intollerante. Il 18,6% compra prodotti senza lievito: il 4,6% e’ stato effettivamente riconosciuto intollerante, a differenza del 14% che ammette di non esserlo. Un quarto dei consumatori (26%) acquista prodotti senza lattosio, ma solo l’8,5% lo fa per una diagnosi di intolleranza. Il dato piu’ allarmante riguarda l’assunzione di antibiotici: quasi 4 italiani su 10 ammettono di prenderli senza prescrizione medica ‘qualche volta’ (33%) e ‘spesso’ (4,8%). Anche in questo caso, sono piu’ numerose le donne (‘spesso’ il 6,7% contro il 2,8% degli uomini, ‘qualche volta’ il 34% contro il 32,1%).