Gli italiani mangiano meno carne rispetto al passato, ”appena” 75 kg in un anno. Fettina o bistecca, petto di pollo o spiedino, qualsiasi tipo di carne, è meno presente sulle tavole. Sarà per le nuove diete che tendono a limitare l’assunzione di proteine animali, seppure nobili come quelle della carne, o per l’avanzata della cultura vegetariana e vegana, ma il fatto è che i consumi sono scesi in 13 anni (dal 2000 al 2013) del 25%. La conferma arriva dall’Ufficio studi Cia-Agricoltori italiani che ha fotografato il settore attraverso una ricerca basata su dati Ismea. Il consumo pro capite di 75 kg l’anno vede una netta prevalenza di carne suina pari a 33 kg, 21 kg di carne bovina, 19 kg di carne avicola e poco meno di 2kg di carne ovina. Inoltre, guardando al portafoglio ogni mese le famiglie italiane spendono oltre 98 euro per l’acquisto di carne, pari a un quarto della spesa alimentare e al 4% di quella complessiva.